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Sinuplastica dilatativa Balloon PDF Print E-mail
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Recentemente, una nuova tecnologia americana d'avanguardia per il trattamento delle rinosinusiti croniche con ristagno di muco all’interno dei seni paranasali è stata introdotta ad integrazione o, spesso, in sostituzione della classica FESS (Chirurgia Endoscopica Funzionale dei Seni Paranasali).

Si tratta appunto della sinuplastica dilatativa, realizzata mediante un palloncino (balloon) che viene gonfiato all’interno del seno coinvolto dall’infiammazione, consentendo in questo modo il rapido drenaggio e la guarigione della sinusite stessa.

È una metodica indolore e minimamente invasiva, che possiamo definire di “chirurgia gentile”, in luogo della più generica dizione di "chirurgia", che evoca, consciamente o inconsciamente, immagini cruente.

La metodica, infatti, non prevede né tagli, né applicazione di tamponi nasali, né perdita di sangue, riducendo così al minimo i disagi per il paziente. La sinuplastica ha rivoluzionato i vecchi interventi che erano molto invasivi e ad alto impatto intra e postoperatorio per il paziente; interventi che, erano spesso rifiutati dai pazienti, specie in età pediatrica. La sinuplastica con balloon può essere invece eseguita, senza rischi, su tutti i pazienti, anche in concomitanza con terapie mediche nasali o generali in corso per la sinusite stessa.

L’otorinolaringoiatra effettua una dilatazione delle aperture naturali dei seni paranasali attraverso il gonfiaggio a pressione di un palloncino specifico. Questa apertura funzionale degli osti dei seni consente il rispetto della mucosa circostante - che non viene in alcun modo tagliata o strappata – e ripristina il corretto drenaggio fisiologico sinusale e la sua ventilazione.

Un ulteriore sviluppo di questa tecnologia ci consente oggi di lasciare all’interno del seno trattato un sottile palloncino, lo stratus, che contiene una riserva di farmaco steroideo a lento rilascio: un vero e proprio stenting che mantiene aperti gli osti ottenuti dopo la sinuplastica dilatativa, facilmente rimovibile in ambulatorio dopo 28 giorni.

La tecnologia dilatativa a palloncino, come detto, può essere impiegata da sola o integrata, se necessario, nell’ambito di un trattamento endoscopico FESS, con i microdebrider (piccole frese rotanti aspirative per l'asportazione dei polipi) o con la tecnologia a Risonanza Quantica Molecolare (RQM) per la decongestione dei turbinati, che impiega solo fasci di radiofrequenze in grado di generare l'effetto della "risonanza" sui legami molecolari senza causare il relativo danno mucoso, e quindi senza sangue ne tamponi.

 

 
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